Chiamateli Master, non ex atleti: la categoria da record che fa impazzire la Sicilia

Data:
17 Ottobre 2016

Chiamateli Master, non ex atleti: la categoria da record che fa impazzire la Sicilia

C’era una volta il canottaggio Master in Sicilia… Due, tre singoli iscritti, vecchie e instancabili glorie sulla linea di partenza, poi, dopo mille metri, l’arrivo davanti allo sguardo stupito del pubblico. E a qualche sorriso sarcastico di chi, in fondo, intravedeva in quella mini sfilata la buffa testardaggine di ex atleti incapaci di arrendersi all’inesorabile passare del tempo. Una favola triste, insomma, senza lieto fine.

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Ma nella vita, a volte, i cambiamenti, anche quelli più radicali, arrivano all’improvviso. E’ quello che è capitato a una categoria – e a un movimento nel suo insieme – che di colpo si è guardata allo specchio e ha scoperto che dietro alle rughe scavate dagli anni c’era un’anima ancora intatta.

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Da sinistra, Luigi Spina e Andrea Gangemi.

La stessa di quei ragazzini che trenta, quaranta, cinquant’anni fa correvano a perdifiato lungo il molo del porto, remavano per ore, d’inverno dopo la scuola e d’estate prima di andare al mare. Che in ciascuna trasferta vicina e lontana scoprivano ogni volta con la stessa gioia il gusto di stare insieme, di soffrire per lo stesso obiettivo, di ridere per una vittoria, di piangere e arrabbiarsi per una sconfitta.

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Momenti indimenticabili destinati a lasciare un’impronta indelebile nel dna di ciascuno. Perché se diventi canottiere una volta, ci resti per sempre. E anche se smetti, distratto dalla vita, accantoni in un angolo della tua mente l’idea di tornare, come una volta.

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Un sogno, fino a un paio d’anni fa. Una realtà oggi. Perché da due stagioni, i Master siciliani non sono più quei due, tre coraggiosi singolisti che per dieci, vent’anni hanno tenuto in vita la categoria. Oggi sono uno squadrone – per un attimo, immaginiamo, senza colori – che conta decine di atleti e di equipaggi.

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Per rendere l’idea, all’ultimo Campionato siciliano disputato a maggio a Piana degli albanesi la categoria Master è stata la più affollata tra le donne: 23 atlete gara e 10 equipaggi. Tra gli uomini, numeri ancora più alti: 31 atleti gara e 16 equipaggi. Un record storico che regala al canottaggio siciliano nuova linfa, che ribalta convinzioni radicate – per lo più in Italia, basti fare una passeggiata lungo il Tamigi… – secondo cui lo sport è roba da giovani.

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E che superati i trenta, quarant’anni si è “vecchi”, finiti. Non è così. Il merito è di società come Telimar, Trinacria, Thalatta, Sc Palermo e altre che hanno deciso di investire su questo settore, dando spazio e fiducia a chi voleva tornare a remare, ma anche a tutti coloro che il canottaggio lo hanno scoperto dopo. Rowing Sicilia è entrato nelle società che più di tutte hanno contribuito a questa rinascita per capire che cosa c’è dietro la resurrezione dei Master siciliani. Ve lo racconteremo con una serie di appuntamenti. Il primo sarà a Messina, alla Sc Thalatta. A prestissimo!

Ultimo aggiornamento

17 Ottobre 2016, 21:41